CARLO MONACI
Una stanza, un salotto, una cucina pulita, Teresa, ormai stanca, si lasciò andare davanti alla televisione; un po' di zapping compulsivo tira su di morale, o quanto meno rilassa. I bambini erano andati con la sua migliore amica Francesca a farsi aprire le porte dai vicini con i loro "scherzetti e dolcetti". Era stanca dell'usuale polemica sulla festa che non era nostra, l'America, i celti, i frati di Cluny, i santi e i morti; tutte le discussioni ripiegavano su se stesse e ogni ragionamento diventava sterile. Tutte polemiche da adulti pieni di se stessi, i bambini si divertivano e basta, niente di più. I programmi erano poco stimolanti e poco a poco, all'improvviso entrò nel mondo di Morfeo. Dopo un paio d'ore aprì gli occhi, le ossa dolenti e i capelli scarmigliati si tiravano su lentamente. Il divano non era il massimo per rilassarsi, ma nell'alzarsi il suo cuore cominciò a palpitare; davanti a lei si ergeva la possente figura di Paolo, chino a contemplarla sorridente. La donna visibilmente sorpresa lo guardò quasi atterrita. Era stato un suo grande amore, ma era sparito nel nulla, poi rivisto dopo mesi aveva millantato le solite giustificazioni dei pusillanimi che non sanno come uscire da una situazione scomoda. Lei però lo amava ancora, anche se aveva poi sposato Claudio con il quale aveva avuto due bellissimi figli, una vita bella e perfetta nel loro terso nido d'amore. Esclamò: "Come mai tu qui? Dov' eri finito? " Lui sorridente le diede un bacio sulla fronte e disse: "Ero solo andato a riprendere i bambini, Francesca doveva tornare a casa e Ornella le stava facendo una bizza" Aggiunse: "I bambini sono già a letto, non ti preoccupare, vacci pure tu". Lei confusa ed emozionata ad un tempo ubbidì come se ci fosse un misterioso burattinaio a muoverla.. Sognò tanto e di quel tanto nulla emerse, aveva già avuto tante emozioni in quel fatidico 31 ottobre. Nel frattempo Paolo e Francesca passarono un'ora in cucina a bisbigliarsi parole....lei non seppe mai cosa si dissero. Il giorno dopo le cose continuaronoi tranquille come sempre. Almeno apparentemente, ma un tarlo si era insinuato nella sua mente....e negli anni chissà...tutto poteva succedere.
Una stanza, un salotto, una cucina pulita, Teresa, ormai stanca, si lasciò andare davanti alla televisione; un po' di zapping compulsivo tira su di morale, o quanto meno rilassa. I bambini erano andati con la sua migliore amica Francesca a farsi aprire le porte dai vicini con i loro "scherzetti e dolcetti". Era stanca dell'usuale polemica sulla festa che non era nostra, l'America, i celti, i frati di Cluny, i santi e i morti; tutte le discussioni ripiegavano su se stesse e ogni ragionamento diventava sterile. Tutte polemiche da adulti pieni di se stessi, i bambini si divertivano e basta, niente di più. I programmi erano poco stimolanti e poco a poco, all'improvviso entrò nel mondo di Morfeo. Dopo un paio d'ore aprì gli occhi, le ossa dolenti e i capelli scarmigliati si tiravano su lentamente. Il divano non era il massimo per rilassarsi, ma nell'alzarsi il suo cuore cominciò a palpitare; davanti a lei si ergeva la possente figura di Paolo, chino a contemplarla sorridente. La donna visibilmente sorpresa lo guardò quasi atterrita. Era stato un suo grande amore, ma era sparito nel nulla, poi rivisto dopo mesi aveva millantato le solite giustificazioni dei pusillanimi che non sanno come uscire da una situazione scomoda. Lei però lo amava ancora, anche se aveva poi sposato Claudio con il quale aveva avuto due bellissimi figli, una vita bella e perfetta nel loro terso nido d'amore. Esclamò: "Come mai tu qui? Dov' eri finito? " Lui sorridente le diede un bacio sulla fronte e disse: "Ero solo andato a riprendere i bambini, Francesca doveva tornare a casa e Ornella le stava facendo una bizza" Aggiunse: "I bambini sono già a letto, non ti preoccupare, vacci pure tu". Lei confusa ed emozionata ad un tempo ubbidì come se ci fosse un misterioso burattinaio a muoverla.. Sognò tanto e di quel tanto nulla emerse, aveva già avuto tante emozioni in quel fatidico 31 ottobre. Nel frattempo Paolo e Francesca passarono un'ora in cucina a bisbigliarsi parole....lei non seppe mai cosa si dissero. Il giorno dopo le cose continuaronoi tranquille come sempre. Almeno apparentemente, ma un tarlo si era insinuato nella sua mente....e negli anni chissà...tutto poteva succedere.