martedì 31 ottobre 2017

ANGJ BIANCO 1 novembre 2017


GIOVANNAMARIA BRUNDU Almanacco Graziella Dimilito 1° novembre 2017


PREMI MIGLIOR SINTESI GARA LAMPO 30 OTTOBRE 2017





PREMI GARA LAMPO 30 OTTOBRE 2017




EVA BENETTI Almanacco di Graziella Dimilito 31 ottobre 2017


IRENE MINUTI Almanacco di Graziella Dimilito 30 ottobre2017


RENATO MARGARECI Almanacco di Graziella Dimilito 29 ottobre 2017


sabato 28 ottobre 2017

RENATO MARGARECI TERZO PREMIO GARA HALLOWEEN

3° Classificato Renato Margareci
Halloween
Non ci bastava il tradizionale Carnevale
per dare sfogo a quel pizzico di follia
che una volta l'anno amiamo esternare
Adesso è subentrata una nuova mania.

Scimmiottando le tradizioni americane
ora ne copiamo anche la strana usanza
di fare festa con zucche vuote strane
come se non ne avessimo abbastanza.
E abbandonata la nostra tradizione
cerchiamo nella festa nuovo diletto.
Abbandonando Arlecchino e Pantalone
ci dedichiamo al "Dolcetto o scherzetto"

MATILDE FALCO SECONDO PREMIO GARA HALLOWEEN


                                                     
2° Classificato Matilde Falco
La notte delle Streghe.
La Strega Zucca era in ritardo; le sue colleghe erano già partite senza aspettarla:
“Che stronze”, borbottò contrariata.
Si aggiustò il cappello nero che le era andato di traverso, si lisciò i lunghi capelli argentei, accelerò, fece un’impennata con la sua scopa magica e sterzò bruscamente a sinistra.
La manovra non le era mai riuscita troppo bene, era stata bocciata ben due volte all’esame per il brevetto di volo proprio in quella manovra maledetta e precipitò.
Cercò di prendere la sua bacchetta stregata ma, decisamente, non era la sua serata fortunata; le scivolò di mano e la vide sparire nel buio della notte perdendola di vista.
Avrebbe potuto urlare aiuto ma le sembrò sconveniente e cadde rumorosamente sull’unico albero di un grazioso giardino spaventando un gatto nero pece che scappò soffiando e arruffando il pelo.
Ammaccata e contusa ma, soprattutto avvilita, esclamò:
“Accidentaccio!”
“Proprio sopra un gatto nero dovevo finire!”
“Una serata davvero sfortunata, degna di una vera strega”, commentò, massaggiandosi un fianco dolorante.
Mentre pensava di aver mancato l’appuntamento annuale del famoso Raduno delle Streghe, una porta si aprì all’improvviso e una vocina allegra e stupita, lacerò il silenzio cupo di quella notte stregata:
“Nonna, nonna, vieni a vedere, in giardino c’è una strega vera!”
“Dolcetto o scherzetto!”
“Una strega vera?”, gongolò Zucca inorgoglita. Si avvicinò al bambino, gli fece un ghigno (I sorrisi non erano la sua specialità) e prese, commossa (non era da lei tanta sdolcinata debolezza), una caramella fasciata nella carta rosso argento che le veniva offerta.

ANNA BELLOCCHIO PRIMO PREMIO GARA HALLOWEEN




1° Classificato Anna Bellocchio
Nel Pentolone
Che son strega è evidente
E non nascondo proprio niente
Anzi a voi voglio regalare
Qualche intruglio da mescolare.
Nella notte di mezza estate
Queste cose rispettate
Rivolgete gli occhi al cielo
Per riconoscerci nei nembi a velo.
Questi non sono nuvolette
Ma volanti e mitiche streghette.
Se non ci volete in casa vostra
Mucchietti di sale in bella mostra;
Aggiungete una scopa di saggina
Obbligandoci a contare fino a mattina.
Se poi avete pure un camino,
Paletta e molle mettete fino al mattino.
Cantate e gridate a squarciagola
Aiutati dal buon vino che vi consola.
Raccogliete le erbe di rugiada,
Anche per fare una frittata;
Artemisia, ruta, iperico e rosmarino
Magiche saranno se aggiungi un bacino.
Ma il segreto non ancora svelato
È quello dell’aglio che deve essere mangiato.
A mezzanotte in punto, per una vera magia,
Devi cogliere un fiore che non si sa come sia.
Vicino ad un rivo ti devi piazzare,
E li rimani ad aspettare.
Se il fiore di felce improvviso puoi carpire,
Può darti visione dei domani a venire.
Prendi tutto questo e mescola nel pentolone
Fino a portarlo ad ebollizione.
Aspira i suoi fumi chiudendo gli occhi
Ed ascolta, della campana, i magici rintocchi;
Se son 24 allora è finito
l’intruglio e l’incanto ormai è svanito.
Son strega e questo lo sapete
Ma provar poco costa, se ci crederete!
(Nanilastrega 01/15)

mercoledì 25 ottobre 2017

GARA HALLOWEEN LOGO

                                                    CARLO MONACI

Una stanza, un salotto, una cucina pulita, Teresa, ormai stanca, si lasciò andare davanti alla televisione; un po' di zapping compulsivo tira su di morale, o quanto meno rilassa. I bambini erano andati con la sua migliore amica Francesca a farsi aprire le porte dai vicini con i loro "scherzetti e dolcetti". Era stanca dell'usuale polemica sulla festa che non era nostra, l'America, i celti, i frati di Cluny, i santi e i morti; tutte le discussioni ripiegavano su se stesse e ogni ragionamento diventava sterile. Tutte polemiche da adulti pieni di se stessi, i bambini si divertivano e basta, niente di più. I programmi erano poco stimolanti e poco a poco, all'improvviso entrò nel mondo di Morfeo. Dopo un paio d'ore aprì gli occhi, le ossa dolenti e i capelli scarmigliati si tiravano su lentamente. Il divano non era il massimo per rilassarsi, ma nell'alzarsi il suo cuore cominciò a palpitare; davanti a lei si ergeva la possente figura di Paolo, chino a contemplarla sorridente. La donna visibilmente sorpresa lo guardò quasi atterrita. Era stato un suo grande amore, ma era sparito nel nulla, poi rivisto dopo mesi aveva millantato le solite giustificazioni dei pusillanimi che non sanno come uscire da una situazione scomoda. Lei però lo amava ancora, anche se aveva poi sposato Claudio con il quale aveva avuto due bellissimi figli, una vita bella e perfetta nel loro terso nido d'amore. Esclamò: "Come mai tu qui? Dov' eri finito? " Lui sorridente le diede un bacio sulla fronte e disse: "Ero solo andato a riprendere i bambini, Francesca doveva tornare a casa e Ornella le stava facendo una bizza" Aggiunse: "I bambini sono già a letto, non ti preoccupare, vacci pure tu". Lei confusa ed emozionata ad un tempo ubbidì come se ci fosse un misterioso burattinaio a muoverla.. Sognò tanto e di quel tanto nulla emerse, aveva già avuto tante emozioni in quel fatidico 31 ottobre. Nel frattempo Paolo e Francesca passarono un'ora in cucina a bisbigliarsi parole....lei non seppe mai cosa si dissero. Il giorno dopo le cose continuaronoi tranquille come sempre. Almeno apparentemente, ma un tarlo si era insinuato nella sua mente....e negli anni chissà...tutto poteva succedere.