sabato 1 aprile 2017

Social Network di gerardina Rainone 2 aprile 2017



SOCIAL NETWORK di Gerardina Rainone

Dalila era come sempre al pc quel giorno. Ormai era diventato un appuntamento fisso quello delle 20,00 e non mancava di salutare i suoi amici del social. Molti le chiedevano l’amicizia da quando aveva deciso di uscire dall’anonimato e aveva messo la sua foto invece di un’icona, ma lei era prudente e accettava solo amici fidati. Quello che le avevano raccontato su falsi profili, furti di identità e cose del genere le era bastato per non voler correre rischi. Non era una sprovveduta e cancellava ripetutamente alcuni utenti insistenti e invadenti, bloccandoli dopo un po’. La sua amica Valeria, appassionata di animali come lei, le mandava le faccine buffe, ma tra un messaggio di saluti e l’altro le inviò la foto della sua nuova fiamma. Un bel ragazzo, occhi verdi, sorriso accattivante, tale Danilo. Dalila esordì dicendo che quella era la foto del suo ragazzo, mandando su tutte le furie Valeria.
“Impossibile mia cara. L’ho conosciuto su Fb e non c’è tra le tue amicizie”, ribattè Valeria. Posso presentartelo però,se mi prometti di fare la brava”. Ecco la Valeria che conosceva, Dalila sorrise. Ma come mai non le aveva detto nulla di questa storia?
”Quando lo hai conosciuto?”
La cosa era curiosa, visto che si sentivano tutti i giorni raccontandosi la giornata. Valeria rispose che voleva prima essere sicura ed era frastornata da lui.
”Pensa che abita nella mia zona, non trovi che sia fantastico?”
Dalila le inviò per tutta risposta un suo verso:
– rosso come l’amore, come antico dolore, che non ho mai capito, ma che i sogni ha rapito -.
”E questo da dove salta fuori? Sei il solito vulcano di idee” – scrisse Valeria.
”e’nuovo di zecca,ti piace?”
Dalila volle sapere tutto di Danilo, non la convinceva questa cosa. Valeria si sottrasse adducendo scuse e si dedicò a postare come al solito le sue poesie sul gruppo. Anche Dalila aveva da fare e dimenticò la faccenda. Al mattino la prima cosa che faceva era accendere il pc, un saluto rapido e poi al lavoro. C’era sempre Serena in linea, sembrava onnipresente quella donna, come facesse era un mistero per Dalila dato che aveva tre figli da seguire e un marito geloso, ma se mancava di salutarla si inalberava . Tra i messaggi ne trovò uno di una certa Marisa che le diceva :
“Ciao, sei bella”.
Non la conosceva e pensò ad un errore. Andò al lavoro ma dal cellulare teneva d’occhio i messaggi, quella tipa continuava a cliccare apprezzamenti sui suoi post. Nei giorni seguenti Marisa le chiese l’amicizia, avevano in comune alcuni amici e le sembrò naturale accettare. Da allora cominciò una fitta conversazione sugli stili di prosa e metrica. Marisa scriveva proprio come Dalila, ma a differenza di questa inondava il web coi suoi scritti. Lei era insistente, voleva conoscerla a tutti i costi e la invitò alla presentazione di un libro. Dalila ci andò, ma Marisa non fu presente. Quella sera fu avvicinata da un tipo di mezza età, bella presenza, gentile. Disse di conoscerla dai suoi scritti , che apprezzava per le tematiche trattate, anche complicate e spigolose ma espresse con arguzia e sensibilità. Si sa che il web è una grande vetrina, dove ognuno riversa le proprie manie, fobie ed esprime parte del mondo interiore, come del resto faceva anche lei, ma non pensava di piacere sul serio.L’unica che fino ad allora le diceva sempre meraviglie dei suoi scritti era Valeria. Complice una telefonata a cui il tipo rispose, Dalila si congedò dal suo fan. Marisa in quel momento si fece viva con un messaggio, si scusò per il contrattempo che le aveva impedito di essere presente. Dalila fece ritorno a casa dove l’attendeva Cris, il suo labrador, per la passeggiata serale. Nel parco dove era solito recarsi quella sera c’erano poche persone, Cris come al solito la trascinava in ogni dove, rischiò anche di farla cadere mentre si lanciava all’inseguimento di un gatto. Lei lo trattenne dall’attraversare l’incrocio ma una macchina in partenza nella carreggiata opposta attirò la sua attenzione. Il conducente sembrava somigliare a qualcuno, sì, sembrava proprio Federico. Nei giorni successivi ricevette diversi messaggi al limite dell’adulazione, Federico non mancava di inviarle saluti e foto delle sue giornate. Dalila non aveva sempre il tempo e la voglia di rispondere, a volte si limitava ad un tiepido ciao. Lui cominciò a lamentarsi di essere trascurato, la invitò più volte a mostrare qualche foto e Dalila gli inviava quelle del suo cane. Anche Valeria aveva tra i suoi contatti Federico, ma non la tampinava come faceva con lei. Ormai se lo ritrovava a tutte le ore presente sul social e se ne lamentò con Marisa e Valeria . Di notte, a volte, lui le mandava fiori e foto di paesaggi, frammenti di suoi scritti che avevano per tema l’amore; la chiamava la sua Musa. Marisa si incaricò di raccogliere informazioni su Federico, ma quelli del gruppo sembravano conoscerlo poco. Valeria, senza mezzi termini, le consigliò di bloccarlo. Le inviò la partecipazione ad un concorso che metteva in palio una pubblicazione gratuita e la distolse momentaneamente dal suo cruccio.
Dalila si appassionò e preparò una silloge di scritti.In realtà non partecipava volentieri ai concorsi, ma le ultime poesie che aveva scritto le piacevano molto e si decise ad aderire. Grande fu l’entusiasmo quando le notificarono la vittoria, dovuta anche ai like degli amici e conoscenti. Anche Valeria aveva raccolto consensi ma non quanto quelli di Dalila. Si congratulò con lei, Valeria, ma i commenti salaci sulla vittoria dell’amica e le insinuazioni circa i motivi più estetici che poetici, avvelenarono un clima già da tempo pesante tra loro due. Solo Marisa intervenne in suo aiuto, ricordando a Valeria che la vittoria era scaturita soprattutto dalla scelta della commissione, che aveva premiato una cadenza sussurrata e ricca di sfumature, mentre lei risultava un po’ troppo convenzionale, soprattutto nella scelta delle chiuse. Valeria non si lasciò smontare però, e attaccò di nuovo lamentando una certa ostentazione da parte di Dalila, che sbandierava ai quattro venti senza eleganza, secondo lei, la sua vittoria. Ormai era guerra dichiarata tra le due. Pensare che Dalila aveva abbandonato in parte la vita reale per Valeria e il social. Tutto questo le faceva male, mai avrebbe pensato ad una tale reazione da parte sua, inspiegabile ,anche per le menzogne che andava diffondendo sul suo conto , facendola apparire come una mangiauomini capace di sottrarre il ragazzo all’amica più cara. Tutta questa bagarre ebbe il suo effetto, alcuni la cancellarono senza apparente motivo dalle loro amicizie. Dalila si sentiva ferita, Valeria non poteva sapere che Danilo ci aveva provato in tutti i modi con lei, inviandole anche foto osè, ma aveva taciuto e bloccato nei messaggi per non offenderla. L’unica a consolarla resta Marisa, a cui confida di essere davvero preoccupata per questo Federico, che è sicura di aver visto gironzolare ancora nei paraggi della sua casa. Marisa la invitò ad uscire:
”Ti devi assolutamente distrarre, vediamoci stasera nel parco. Tra l’altro ti devo parlare proprio di Federico, sai penso che in fondo ti sbagli sul suo conto. Ti darò prova che è solo invaghito di te.”
Dalila avrebbe voluto tanto accettare, ma la sua sciatica la costrinse a rimandare. Fu Valeria che la contattò, aveva ripensato a tutta quella faccenda, mandato a monte la sua storia con il bel Danilo, di cui aveva scoperto la vera natura di farfallone impenitente e voleva recuperare la loro amicizia. Per farsi perdonare si offrì di portare fuori Cris, e non era cosa da poco destreggiarsi con quel terremoto di cane. Dalila non si fece pregare, le chiese, anzi, di occuparsi di Cris anche la sera successiva, quando si sarebbe dovuta assentare per un incontro. Marisa la messaggiò dandole appuntamento al parco vicino casa, ma la notizia che ci sarebbe stato anche Federico la lasciò senza parole. Scrisse un messaggio di rinuncia, ma poi cancellò. Era decisa ad andare fino in fondo e inviò solo il pollice in su. Arrivò trafelata all’incontro, per il ritardo di Valeria a cui affidare Cris, ma non trovò nessuno. Si era seduta sulla panchina ad attendere quando lo vide sbucare da una siepe, un grosso fascio di fiori lo precedeva e con un largo sorriso Federico la salutò. Dalila era un po’ imbarazzata, chiese di Marisa e lui farfugliò qualcosa su un imprevisto accomodandosi al suo fianco. La serata era calda ma il parco era quasi vuoto data l’ora tarda, abbozzò anche lei un mezzo sorriso ma si alzò di scatto quando lui si avvicinò suadente. La mano era già sul cellulare,
”Scusa, ho caldo” – disse Dalila mentre digitava un messaggio a Marisa.
Sul suo volto si dipinse lo stupore, il cicalino proveniva dal cellulare di Federico. Si illuminò il display con il volto di Marisa su quello dell’uomo. Scattò come una molla a cui è stata data la corda, lui però fu lesto a rincorrerla. Dalila urlò mentre correva, aveva compreso che non esisteva nessuna Marisa, lui la acciuffò presto e la spinse sul prato tentando goffamente di baciarla, era perduta. Ma mentre si dibatteva sentì forte e chiaro l’abbaiare del suo labrador, Valeria arrivò all’istante trascinata da Cris e per poco non rovinò addosso all’uomo. Federico si profuse in scuse poco credibili, ma Cris lo azzannò ad un polpaccio e Dalila dovette trascinarlo via per evitare che lo sbranasse. Valeria chiamò la polizia, mentre lui si tratteneva la gamba e scoprirono che il tipo non era nuovo a queste vicende, avendo stolcherizzato diverse donne negli ultimi mesi. Di sicuro non avrebbe più dato fastidio a lei.
Gerardina Rainone 7/4/2016