sabato 4 marzo 2017

Racconti Gialli - Il Signor Sindaco di Lucia Amorosi 4 marzo 2017



IL SIGNOR SINDACO di Lucia Amorosi

 “Comincia col chiamarmi Sindaco, anzi, Signor Sindaco!” 
L’uomo corpulento aveva seguito il ragazzino, da fuori scuola fino al primo vicolo deserto, adesso gli stringeva un polso e parlava con voce fredda e sommessa.
 “Mi spieghi che cacchio ci facevi ieri sera in casa mia?” 
“Non ti conosco! Lasciami, mi fai male!”
 “Ti ho visto saltare dalla finestra. La casa era a soqquadro, ma non hai rubato nulla.” 
“Tu sei pazzo, adesso urlo così la pianti.” 
Il Signor Sindaco allentò la presa, non era certo il caso di creare argomenti di chiacchiere in quel maledetto paese. Sul suo conto ce ne erano state sempre fin troppe, e non tanto per il suo discutibile operato, quanto per le sue scappatelle, che avevano prodotto un cospicuo numero di cittadini cornuti, a partire da sua moglie. “Senti ragazzino sto perdendo la pazienza. Tu sei entrato in casa mia solo per mettere disordine? Chi ti ha mandato? Cosa cercavi?” 
Ma la risposta se l’era già data da solo: un marito geloso che cercava prove per far scoppiare uno scandalo, ricattarlo, rovinargli la bella vita e la carriera politica. Uno squillo di tromba fece trasalire i due, il cellulare del Signor Sindaco intonò l’Aida. Sul display il nome della sua ultima amante, Eva, giunonica e focosa, vedova del maresciallo Reti, bisognosa di affetto. Diventata troppo assillante riusciva a farlo innervosire per un nonnulla. Bisognava mollarla.
 “Eva ho da fare, ti richiamo. Sì dimmi, veloce. Quali orecchini? Ma se non sei mai stata in casa mia! Li avrai persi da qualche altra parte. Non insistere!” 
Il Signor Sindaco chiuse la conversazione dapprima con aria urtata, poi come colpito da una rivelazione, da una inaspettata epifania, rivolse lo sguardo all’espressione indisponente del malandrino, che sorrideva. “Come ti chiami?” 
“Pietro Reti. Signor Sindaco.” 
Il ragazzino non cercava prove, le creava. Andò via spolverandosi le braccia, con una evidente aria soddisfatta, e lasciando il povero Signor Sindaco alle prese con una avvincente caccia al tesoro.